Home in Primo Piano Replica al Sindaco sulla mancata Commemorazione del “Giorno del Ricordo”

Replica al Sindaco sulla mancata Commemorazione del “Giorno del Ricordo”

Riceviamo e pubblichiamo la replica che il Sig. Alfonso Farulla, come componente del direttivo Provinciale de LA DESTRA, rivolge al Sindaco Cacciatore, in merito alla mancata Commemorazione del “Giorno del Ricordo”.

Egregio Sindaco, faccio seguito alla sua nota del 19/02/2014 prot. 1324 e le rispondo con 2 giorni di ritardo per evitare la replica a caldo che gli anni, i capelli bianchi e un po’ di prudenza mi hanno consigliato di fare.
Voglio preliminarmente ricordarle che il 22/01/2014, le ho chiesto con molto garbo di commemorare “il giorno del ricordo” la cui ricorrenza cadeva il 10/02/2014, nella stessa identica maniera della manifestazione che si è tenuta per la shoah il 27/01/2014 nella sala consiliare. Non ho chiesto ne aggiunto altro.
Ricorderà anche il contenuto del nostro colloquio, quando mi disse che la ricorrenza della shoah era stata disposta dalla Prefettura di Agrigento, ed a questa affermazione le ribadii che c’era una legge dello Stato che imponeva, nella stessa maniera, la commemorazione delle vittime delle foibe con “il giorno del ricordo”.
Quando da questi discorsi ho percepito come sarebbe andata a finire, le ho scritto la nota del 24/01/2014 prot. n° 580 con invito a commemorare “ il giorno del ricordo”, inviata anche al Presidente del Consiglio Ing. Enzo Pietro Greco Lucchina con preghiera di lettura in consiglio comunale, cosa che correttamente ha fatto nella seduta del 31 successivo.
Questa comunicazione è stata successivamente richiamata nella delibera consiliare n° 5 del 31/01/2014 che lei cita nella risposta del 19 c.m., e giusto per una precisazione importante e doverosa, “la voce ad un documento commemorativo tramite la Presidenza” che lei cita nella sua nota del 19 c.m., non è altro che la lettura molto sintetizzata della mia nota.
L’unico merito a lei ascrivibile nella vicenda, e di questo la ringrazio, è quello di avere concordato con il Presidente ed i capigruppo nella riunione antecedente il consiglio comunale di giorno 31/01/2014, di portare l’atto all’attenzione dell’Organo Consiliare.
Per il resto non è stato prodotto nessun altro atto ufficiale diverso dal mio nè c’è stato un minimo di accenno o di dibattito da parte sua e dei consiglieri comunali presenti.
Successivamente, vedendo che non si muoveva nulla, ho scritto la nota prot. 1200 del 14/02/2014 che ho inoltrato anche al Sig. Prefetto e al gruppo parlamentare de “ La Destra”, con preghiera di presentare un’interpellanza parlamentare volta ad accertare il motivo di questo silenzio sulla ricorrenza in oggetto, senza nessun’altra finalità, scopo e obiettivo.
Ciò premesso, caro sig. Sindaco, in un piccolo paese come il nostro ci conosciamo tutti, e nel bene e nel male sappiamo la storia ed il percorso di ognuno di noi nella vita, ed è proprio per questo che posso serenamente e con fermezza affermare che non conosco nessuno che “sfrutta temi ideali e seri come quello della strage delle Foibe per ben altre più infime motivazioni” o “untori che si fanno scudo di cause ideali per mascherare insoddisfazioni o interessi personali mettendo in dubbio la coscienza personale di un Sindaco”.
Al contrario, in quest’occasione, ho conosciuto personaggi squallidi, avulsi alla normale e civile dialettica politica che, nella logica del branco e privi del collegamento lingua-cervello, si sono lasciati andare ad attacchi personali, commenti velenosi ed offensivi ai limiti della calunnia e della diffamazione.
Non credevo che ricordare una pagina di storia da sempre ignorata in questo paese potesse sollevare un polverone del genere, né pensavo d’incorrere nel reato di lesa maestà, ma sono nel contempo contento che ciò sia successo perché è servito a parlare di qualcosa che sarebbe passata ancora una volta in silenzio e che merita invece attenzione, importanza e rispetto.
Il fatto che, come mi ha detto lei, tanti suoi colleghi Sindaci incontrati in una riunione a Sciacca hanno ignorato l’evento normato dalla legge 30/03/2004 n° 92, è un fatto di gravissima rilevanza che non rende onore a questi “signori” privi come sono del senso dello Stato ed indegni d’indossare la fascia tricolore della Repubblica Italiana.
In questi casi un’azione ispettiva accompagnata da una censura e da un richiamo ufficiale, sarebbe il minimo che questi cosiddetti “rappresentanti delle istituzioni” meriterebbero.
Ciò detto, sono contento, egregio sig. Sindaco, delle tantissime manifestazioni d’affetto che mi sono pervenute, molte delle quali da gente di sinistra che non mi sarei mai aspettato, ma sarò ancora più contento quando anche la scuola, su questo argomento perennemente assente, tranne poche eccezioni lontani dai nostri confini, parlerà ai ragazzi delle Foibe e dei Gulag ed organizzerà, come per la shoah, incontri, dibattiti e discussioni finalizzati a conoscere pagine di storia di questa Nazione occultate al loro giudizio ad opera di chi avrebbe dovuto insegnarla per quello che è stata, non per quello che aggrada alla propria ideologia politica.
Sono altresì contento che tutto questo sia successo con lei e la sua amministrazione, perché nonostante il baccano causato, sono certo che contrariamente ad altri che l’hanno preceduta, ne farà tesoro per il futuro.
Voglio concludere sperando che questa debacle, a tratti aspra e spigolosa, possa definitivamente servire a ricordare l’immane tragedia delle Foibe nel ricordo di quelle povere vittime innocenti che hanno pagato con la vita l’orgoglio e l’onore di essere Italiani e che, assieme a quell’altra immane tragedia della shoah, possano costituire il testamento di pace e rispetto della storia del popolo Italiano che tutti dobbiamo sapere e che tutti dobbiamo rispettare ed onorare.
Cordiali saluti.

S.Stefano Quisquina, 21/02/2014
Geom. Alfonso Farulla
Componente direttivo Provinciale de LA DESTRA

Quisquinachannel ETS - Ente del Terzo Settore iscritto al RUNTS;

DONA IL 5X1000
A QUISQUINACHANNEL!

Destina anche tu il 5×1000 per i progetti di QUISQUINACHANNEL
indicando il seguente codice fiscale:

93058110847

È sufficiente apporre la tua firma nell’apposito riquadro della denuncia
dei redditi riservato al “Sostegno degli Enti del Terzo settore…”

OPPURE

DONA A QUISQUINACHANNEL!

Detraibilità fiscale delle offerte: Quisquinachannel ETS è ente del Terzo Settore iscritto al RUNTS e, nella compilazione del modello 730 è prevista per il contribuente la possibilità di portare in detrazione/deduzione le erogazioni liberali effettuate a suo favore secondo l’ Art. 83 D.Lgs. 117/2017.