Home Politica Opposizione: no al gestore privato

Opposizione: no al gestore privato

Continua a Santo Stefano la protesta sul fronte acqua pubblica: con un manifesto che tappezza il paese, il gruppo consiliare di opposizione Uniti per Santo Stefano chiede al Sindaco – e alla cittadinanza tutta – di opporsi al Piano Regolatore Generale degli Acquedotti della Regione Sicilia, che assegna i pozzi ex Montecatini per la portata di 50 litri/secondo all’acquedotto del Voltano utilizzato dalla Girgenti Acque SpA, gestore privato del Servizio Idrico Integrato nell’ATO di Agrigento, per addurre le acque verso Agrigento. Il piano è stato approvato dal Presidente della Regione Sicilia Raffaele Lombardo con decreto presidenziale del 20 aprile 2012, pubblicato sul supplemento ordinario della GURS n° 26 dello scorso 29 giugno, e immediata scoppia la polemica: i pozzi ex Montecatini, infatti, erano stati individuati come fonte di approvvigionamento alternativo dell’acquedotto urbano del Comune di Santo Stefano Quisquina, in seguito al problema dell’inquinamento da Norovirus, che costringe la popolazione stefanese a non utilizzare l’acqua del rubinetto per gli usi umani da più di un anno, con evidenti disagi e costi per l’approvvigionamento di acqua in bottiglia. Proprio il Presidente della Regione, nella veste di Commissario Straordinario per l’Emergenza Rifiuti e la Tutela delle Acque in Sicilia, aveva promesso alla comunità stefanese un finanziamento di 600.000 € per l’attivazione di questi pozzi e la realizzazione di una condotta di adduzione al serbatoio comunale, nel tentativo di risolvere i problemi legati al norovirus. E invece, ironia della sorte, è proprio il Presidente Lombardo che adesso approva il nuovo Piano e assegna i pozzi al gestore privato, che porterà l’acqua via da Santo Stefano, in un momento in cui, vista la situazione di inquinamento e disagi creati in loco, forse sarebbe meglio tenere stretta e difenderla in tutti i modi possibili. E i consiglieri di opposizione, firmatari del manifesto, ovvero Francesco Cacciatore, Giovanni Capodici, Domenico Comparetto, Enzo Greco, Giovanna Infantone, Franco Puleo e Sonia Troja, chiedono al Sindaco Leto Barone di opporsi a questo nuovo piano e fare ricorso avverso il decreto presidenziale, attivandosi con tutti i mezzi e le forze in possesso per difendere la nostra acqua.

Fonte: magaze.it

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