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Maschi contro femmine, l’identikit del giocatore medio

Chi l’ha detto che il gaming è un mondo per soli uomini? Niente affatto e a ribadirlo arrivano i dati e le statistiche dell’Osservatorio Italiano Esports-Soprism. Una ricerca dal titolo “Female Gamers vs Male Gamers”, aggiornata allo scorso settembre, riesce a scattare un’istantanea dei gamers italiani, andandoli a dividere per età, per preferenze, per aspetti sociali e demografici.

Il report, che vede la collaborazione dell’Osservatorio Italiano Esports, network B2B tra i più grandi in Italia, è stata sviluppata dalla società di ricerca e di monitoring Soprism. “La ricerca è interessante perché cerca di mettere in luce le preferenze dei giocatori e delle giocatrici di tutta Italia – commentano gli esperti del sito TopBonusItalia.com – mettendo in evidenza un dato in particolare, quello dei giocatori complessivi, arrivati oggi a 5 milioni”.

Un numero in grande crescita negli ultimi anni, composto dal 76% di uomini, vale a dire 3,8 milioni, e il restante 24% da donne, che sono all’incirca 1 milione e 200 mila. “La prima grande differenza che risulta da report – continuano ancora dalla redazione – è quella relativa all’età anagrafica: la quota rosa si afferma nella fascia d’età 18-24 anni, mentre gli uomini superano la soglia dei 30 anni.” Indicazioni interessanti anche quelle a livello geografico, con il Veneto in testa alla particolare graduatoria delle zone a più alta vocazione per il gioco maschile, mentre Lazio e Sicilia sono le regioni in cui le donne giocano di più. Perfetta parità invece per quanto riguarda Emilia-Romagna, Lombardia e Campania.

Sia gli uomini che le donne sono appassionati di cinema e di musica, amano gli animali e sono attenti alle nuove possibilità economiche. Grande somiglianza c’è anche nella predilezione dei giochi, a eccezione di Fortnite e Fifa, dove le percentuali di giocatori sono leggermente più alte rispetto a quelle femminili, il cui monopolio (56% contro il 52%) si registra in World of Warcraft.

Fuori del mondo del gaming la ricerca dell’Osservatorio Italiano cerca andare a guardare anche alle piattaforme di streaming preferite: le donne preferiscono Netflix mentre WhatsApp è il social che raccoglie ampi consensi ambo le parti. Dati e preferenze importanti soprattutto ai fini del marketing e per le campagne pubblicitarie dei brand. Dati e statistiche che sono interessanti per capire la società in cui viviamo. E che servono a smontare stereotipi, luoghi comuni e pregiudizi, come quello del gaming settore esclusivamente maschile. Una fake news rivelata dalla forza dei numeri.

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