Home in Secondo Piano L’IISS Pirandello di Bivona vince il Premio Strada degli Scrittori

L’IISS Pirandello di Bivona vince il Premio Strada degli Scrittori

Con il corto teatrale “Almeno un selfie!” gli studenti della classe IV B dell’Odontotecnico dell’II.SS. “Pirandello” di Bivona hanno vinto il Premio Speciale Strada degli Scrittori. Lo ha deciso la Commissione del Concorso “Uno, nessuno e centomila”, presieduta dal Presidente della Fondazione Teatro Luigi Pirandello, l’attore e regista Gaetano Aronica.

La cerimonia di premiazione avverrà nella primavera del 2021. La manifestazione, giunta ormai alla sua IV edizione, era in programma ad Agrigento, dal 9 al 14 marzo scorso, ma è stata interrotta a causa del lockdown per prevenire la diffusione del nuovo coronavirus.

Il premio, destinato agli autori e ai docenti referenti, Adelina Rita Reina e Vincenzo Caci, consiste in un voucher del valore del 50% della quota di iscrizione al prestigioso Master di Scrittura, organizzato dalla Strada degli Scrittori, con il coordinamento scientifico di Treccani Cultura, in programma dal 4 all’11 settembre 2020.

La Commissione ne ha riconosciuto il merito per “l’efficace adattamento della “Tragedia d’un personaggio”. La novella viene rivista e adattata alla luce del mondo di oggi. Al centro del lavoro è il principio dell’ apparire, considerato al di sopra di tutto. Gli autori riescono a dare un senso all’essenzialità della novella innestando elementi di assoluta contemporaneità”.

L’idea di portare in scena una versione “social” della “Tragedia di un personaggio” è venuta a 14 studenti della classe IV B, sostenuti nell’intento, oltre che dai docenti, anche dalla dirigente scolastica, dottoressa Rosetta Morreale.

Il selfie si consuma alla luce del mondo di oggi, in cui l’apparire sui social sembra più importante di come si venga percepiti nella realtà.

Il testo drammaturgico contiene rapidi inserimenti, funzionali alla messa in scena, di personaggi di altre novelle più o meno note dell’autore agrigentino.

Il finale è attuale e pirandelliano allo stesso tempo.

Il professor Vincenzo Caci, docente dell’Istituto Pirandello di Bivona
–Professore, com’è visto il mondo dei social dai suoi studenti? Come un’opportunità, una soluzione, un problema?

Un’opportunità e anche una soluzione alla luce di questa emergenza sanitaria – spiega il prof. Vincenzo Caci, referente del progetto con la collega, professoressa Adelina Rita Reina -. Di punto in bianco, ci siamo ritrovati ad utilizzare diverse applicazioni informatiche per attuare la didattica a distanza e non interrompere l’interazione con i nostri ragazzi. La professoressa Adelina Rita Reina dell’Istituto Pirandello di Bivona.
Naturalmente, come per ogni cosa ne va fatto un buon uso. Quotidianamente, tutti noi docenti siamo impegnati nel ricordare agli alunni di fare un buon utilizzo di internet, dello smartphone e del mondo dei social affinché non si trasformino in problema.

–Quali riflessioni sono scaturite nel corso della lettura e poi della stesura del testo?

Sicuramente la tematica pirandelliana dell’essere e dell’apparire, di come noi ci sentiamo e di come gli altri ci vedono. Siamo partiti dalla lettura della novella “La tragedia di un personaggio” per realizzare un adattamento per la messa in scena come richiesto dal vostro concorso.
Abbiamo fatto un resoconto delle novelle incontrate dai ragazzi durante il biennio e di quelle di cui avevano sentito parlare o che noi insegnanti ricordavamo con piacere allo scopo di stuzzicare la loro curiosità.
È stato un piacevole “gioco”, diretto ad invogliare gli alunni al gusto di realizzare un copione partendo dalla novella e su come rappresentarlo. Il finale è nato sul campo, durante la stesura. I ragazzi hanno collegato e rivisitato la tematica pirandelliano alla luce del mondo di oggi, dove l’apparire sui social appare più importante della vita vera. Con rapidi inserimenti, funzionali alla messa in scena, di personaggi di altre novelle più o meno note.
Con un finale attuale e nel contempo fedele al grande Autore agrigentino

–Lo avete rappresentato?

No, per via dell’emergenza sanitaria da Covid-19. Anche se erano state avviate tutte le attività propedeutiche: analisi dei personaggi, l’importanza di ogni singolo ruolo in scena e fuori scena, suddivisione dei ruoli, lettura del copione, scelta delle musiche

–I ragazzi frequentano un laboratorio di Teatro?

Di questi ragazzi, della IV B Odontotecnico, soltanto una ragazza ha fatto parte del laboratorio teatrale della scuola attivato due anni fa.
Alcuni hanno partecipato a rappresentazioni sacre nei loro Paesi, qualche altro ha preso parte ad un musical amatoriale. Tutti gli altri neofiti a cui con la collega di Italiano, Adelina Rita Reina, abbiano cercato di inculcare l’amore per il Teatro e il gusto per la messa in scena

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