Home Arte & Cultura Incontro sul femminicidio all’Istituto Madre Teresa di Calcutta

Incontro sul femminicidio all’Istituto Madre Teresa di Calcutta

Riceviamo e pubblichiamo un articolo scritto da due alunne dell’Istituto Madre Teresa di Calcutta su un incontro sul tema del femminicidio.

Ieri, 22 Marzo presso l’Aula Magna dell’IISS “Madre Teresa Di Calcutta” di Santo Stefano Quisquina, si è tenuta una manifestazione su un fenomeno che purtroppo continua a riempire le pagine di cronaca nera: il femminicidio. All’incontro, dal titolo “Femminicidio, strage di genere”, sono intervenuti la Dirigente scolastica, prof.ssa Marika Helga Gatto, l’avv. Katia La Barbera, Giudice Onorario presso il Tribunale di Agrigento e la dott.ssa Elina Salomone, responsabile dello Sportello anti violenza del Tribunale di Sciacca. Massiccia la partecipazione degli studenti, giunti anche dalle sedi di Cammarata e Casteltermini; l’incontro infatti rappresenta una tappa importante del percorso di Alternanza Scuola Lavoro che le classi quarte stanno realizzando con il Consiglio dell’Ordine degli avvocati sotto la guida dei proff. Anna Petruzzelli e Luigi Sottile. La manifestazione è iniziata con la lettura appassionata di un racconto scritto di proprio pugno da un’alunna della scuola, basato su una storia vera, che racconta della brutalità e dell’aggressività che un uomo –se così si può definire- manifesta nei confronti della donna che dice di amare e del terrore che lui stesso provoca non solo a lei, ma anche a chi le sta intorno e che indirettamente subisce questa violenza, i figli. Molto interessante l’intervento dell’avv. La Barbera che ha illustrato i modi in cui le donne venivano viste in passato e come questi modi siano in parte cambiati negli anni grazie al coraggio di alcune donne che sono riuscite a ribellarsi alla sottomissione ad un uomo e quindi a dare voce a ciò che è la donna in sé, come ad esempio Franca Viola. Ha inoltre ripercorso le tappe che hanno portato all’approvazione della legge sul femminicidio, grande conquista della nostra Repubblica, in cui fino agli anni ’60 era in vigore il delitto d’onore. In quegli anni infatti era opinione comune pensare che la donna dovesse sottostare al marito, nei confronti del quale aveva diritti e doveri, quali rispettarlo come capo, obbedire a lui come superiore, tacere quando alterato e addirittura essere sottomessa alla suocera. La dott.ssa Salomone ha invece sottolineato che il femminicidio in realtà non è un fenomeno iniziato da qualche anno, ma risale all’epoca romana, è poi continuato nel periodo dell’Inquisizione, nel quale vi era la caccia alle streghe, ovvero delle donne sospettate di stregoneria che venivano buttate in mare con dei pesi per vedere se fossero realmente streghe o meno. La dott.ssa Salomone ha inoltre messo in evidenza come al giorno d’oggi la donna sia considerata un oggetto e il suo corpo venga utilizzato nelle pubblicità per sponsorizzare qualsiasi cosa: automobili, cibi, vestiti, etc. Al termine dell’incontro hanno preso la parola gli alunni che hanno raccontato diversi casi di donne vittime dei loro uomini. Sono storie di violenza che si sono svolte tutte in modo differente, ma accomunate da ciò che con una sola parola possiamo definire “possesso”: l’uomo ritiene la donna che ama di sua proprietà e da compagno di vita si trasforma in aguzzino quando la loro storia d’amore finisce. L’amore nato come semplice sentimento in questi casi si trasforma in un sentimento malato, a volte considerato come una tortura, a cui purtroppo la donna trova scampo solo con la morte.

Daria Marino e Sabrina Scrudato IV C

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