Home in Secondo Piano Impianti sportivi e gestione, l’opposizione presenta un’interpellanza al Sindaco

Impianti sportivi e gestione, l’opposizione presenta un’interpellanza al Sindaco

I consiglieri di opposizione Salvatore Presti, Clotilde Reina, Gianluca Pizzo del gruppo consiliare “La Via delle Rondini” hanno presentato in questi giorni al Sindaco di Santo Stefano Quisquina, un’interpellanza completa di Dossier, riguardante la gestione e la cura degli impianti sportivi presenti nel territorio comunale.

Il dossier è composto da tre parti:

– nella prima parte, attraverso le immagini, viene chiarita la realtà dello sport a S. Stefano Quisquina;

– nella seconda vengono descritte le condizioni attuali delle pochissime strutture sportive presenti nel territorio;

– nella terza viene dato spazio alle proposte.

Pubblichiamo l’introduzione del Dossier con la possibilità di scaricarlo per intero al link sottostante:

Scarica il Dossier Sportivo Santo Stefano Quisquina

 

INTRODUZIONE

Il presente dossier vuole essere uno stimolo a fare per la cosiddetta “Amministrazione del fare”. E vuole essere l’inizio di un dialogo con i cittadini che ha l’ambizione di andare al di là degli slogan perché finalmente si ritorni a parlare delle cose serie che una comunità deve affrontare in tempi duri e decisivi come i nostri.

È ora di agire semplicemente perché non c’è più tempo. Subissati come siamo da uno stillicidio quotidiano di notiziole perfettamente inutili veicolate a mitraglia sui social, finiamo col pensare che vada bene così, che tutto il possibile (e anche di più!) venga fatto: e nel frattempo il comune non partecipa a bandi fondamentali, non progetta, non programma, riceve pochissimi finanziamenti, non ha una visione di territorio che superi i due giorni, lascia i giovani in balia di se stessi, non cura gli anziani, versa in una crisi economico-finanziaria senza precedenti.

L’allarme che lanciamo è grande, perché non più derogabile ci appare una politica che si interessi finalmente delle reali esigenze del territorio, che non venda fumo e torni a guardare con fiducia al futuro.

A partire da questa piccola pubblicazione produrremo una serie di report in cui saranno le immagini a parlare: cosa c’è infatti di più eloquente delle immagini per mostrare lo stato di sostanziale abbandono in cui versa il comune? Combatteremo dunque le chiacchiere con la verità inserendo pochissimi commenti perché non si dica che strumentalizziamo o che amiamo dare di Santo Stefano una immagine non corrispondente al vero. Molte volte la minoranza viene infatti accusata di guardare al bicchiere mezzo vuoto, laddove la maggioranza consiliare guarda al bicchiere mezzo pieno. Il problema di S. Stefano è che non c’è proprio più il bicchiere!

Quello che ci preoccupa è la crisi delle idee, il vuoto di contenuti, l’assenza di programmazione, l’assenza di un’opinione pubblica che si interessi delle vicende amministrative e che non venga tenuta a bada con false promesse o peggio mortificata con rassicurazioni fasulle. Le differenze di prospettiva, i dibattiti anche vivaci sono il sale della democrazia e sono la ragione stessa della politica. Il problema vero è che tutti noi, come collettività, ci siamo abituati alle parole d’ordine care a questa maggioranza: sorvegliare e addormentare.

Crediamo che il compito dell’opposizione sia quello di far rilevare, costruttivamente, le problematiche presenti e lanciare, quando opportuno, un grido d’allarme che svegli le coscienze. Abbiamo rispettato negli anni il nostro ruolo, intervenendo in modo critico a segnalare, a proporre, qualche volta a impedire, altre a pungere e, su alcuni problemi importanti come quelli legati al covid, o alla pubblicizzazione dell’acqua e alla tutela delle sorgenti o alla protezione civile siamo intervenuti a collaborare fattivamente, a dare efficacemente il nostro contributo di idee, stimolando in vari momenti l’azione amministrativa. Eppure siamo spesso stati trattati, dai seguaci del pensiero unico della maggioranza, come fossimo dei distruttori che giocano allo sfascio.

Non ci stiamo!

Diceva il Presidente della Repubblica Mattarella, in un suo recente intervento, che questa è l’epoca dei costruttori: vogliamo esserlo, ma con la consapevolezza che non si può costruire veramente se si tengono celati i problemi, se il dibattito pubblico è intossicato da una narrazione quotidiana che vende la favola del “va tutto bene” e omette di affrontare i problemi che la “perla dei sicani” continua ad avere e che si sono aggravati negli ultimi anni.

E in questo senso le infinite (e ahiloro poco divertite) discussioni sulle cacche dei cani ascrivibili a una sensibilità ampiamente riconosciuta nei confronti del decoro urbano in centro, stornano l’attenzione dall’assenza di manutenzione delle vie periferiche, dal mancato discerbamento, dalla mancata pulitura delle caditoie, dalla manutenzione delle strade rurali ed extraurbane, dall’abbandono delle periferie. Normale amministrazione, questa, che non rientra nell’agenda dei lavori di questa amministrazione. In questa narrazione delle gesta della maggioranza, accade che cose normalissime come il trasporto urbano o la mensa per i ragazzi delle scuole vengano venduti come una epica conquista ottenuta “nonostante tutto”. Ecco, con questo documento vogliamo cominciare a dire che non si può continuare così, che tante sono le cose da aggiustare e vogliamo proporci come coscienza critica della nostra comunità, dando contestualmente un nostro contributo di idee che vada al di là della semplice denuncia. Questo dossier fa seguito all’interpellanza che i consiglieri di opposizione Salvatore Presti, Clotilde Reina, Gianluca Pizzo hanno presentato in questi giorni al Sindaco.

Scarica il Dossier completo: Scarica il Dossier Sportivo Santo Stefano Quisquina

 

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