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Il programma della Pasqua 2024 a Prizzi con “U ballu di diavuli”

Per Prizzi, la Pasqua è sinonimo de il “Ballo dei diavoli”, antico rito pagano le cui origini si perdono nel tempo, ma il cui inizio ogni anno coincide da circa 3 secoli con la Domenica di Pasqua.
“U ballu di diavuli” rappresenta la vittoria del bene sul male, la scomparsa e la ricomparsa della vegetazione dopo un inverno secco e noioso, un incontro-scontro tra luce e tenebre, fede e folclore, passato e futuro.

Le strade fin dalle prime luci del crepuscolo mattutino, quando i primi raggi di sole cercano di farsi spazio tra le tenebre che hanno reso per tutta la notte il cielo tetro, vengono inghiottite da una forte frenesia ed eccitazione per la presenza remota e perpetua di esseri funerei pronti a ‘rubare l’anima’ a chiunque si trovi per puro caso sui loro passi.
L’iconografia della festa infatti si basa su figure con costumi e maschere particolari..
La morte indossa una tuta gialla, un’orrenda maschera dallo sguardo immobile, anch’essa gialla, che ricorda vagamente un teschio; agita e punta una balestra verso le vittime prescelte.

Poi vi sono i diavoli che eseguono i suoi ordini e deridono i passanti designati dalla morte, spaventati davanti alla scelta, quasi apocalittica, del dover scegliere se abbandonarsi alle malefatte dei diavoli o pagare un pegno, salvandosi.
Essi indossano delle tute rosso sangue, che simboleggiano le fiamme dell’inferno dalle quali, come una fenice che rinasce dalle sue cenere, sono rinati, delle maschere con sguardi terrificanti e il tutto è sormontato da un paio di corna e pelle di montone, agitando maldestramente delle catene per ‘festeggiare’ l’imminente libertà.

La tradizione vuole che non siano solo adulti, membri dell’associazione Pro Loco Hippana di Prizzi, a travestirsi, ma anche bambini che aggirandosi per le viuzze e cortili silenziosi, bussano alle porte chiedendo la ‘Buona Pasqua’ ovvero qualche spicciolo o leccornia da dividere in seguito con i compagni. Dal primo pomeriggio fino a tarda notte, partendo dalla piazza del paese ed in altri 5 punti dislocati di Prizzi, si svolgono gli incontri.

Prima di iniziare gli incontri i diavoli e la morte vanno a prendere la “pace”, presso le due chiese (Chiesa di Sant’Anna e Chiesa del Santissimo Crocifisso) in cui si trovano Maria e Gesù risorto. L’atto di prendere la “pace” è come chiedere perdono per il ruolo che stanno per ricoprire.
Il segreto che si svela davanti agli occhi dei presenti, facendoli ricredere e riempendo i loro cuori di gioia, è contenuto nel manto di Maria. I diavoli e la morte, dopo aver ballato e aver raccolto denaro (il pegno per la ‘liberazione’ dell’anima) iniziano ad agitarsi freneticamente e cercano in tutti i modi d’impedire l’incontro di Maria col Figlio Gesù risorto. Ed è proprio in quel momento che al terzo inchino, Maria lascia cadere il suo manto nero, indossato precedentemente per la morte del Figlio e al suo posto vi sarà un manto azzurro, perché ora è felice e serena.
Allora, quegli esseri funerei, gli stessi che esultavano per la morte di Cristo, cercano una via di fuga, ma ormai in trappola vengono uccisi dagli angeli.
E a quel punto, la folla, vedendo Maria ricongiunta col Figlio e i diavoli che giacciono esamini ai loro piedi, esulta e tra abbracci e fischi, urla “U’ n’contru arriniscì’” (l’incontro è riuscito).

Di seguito il programma completo della Pasqua a Prizzi edizione 2024:

 

Juri Canzoneri – Giusy Calta