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Comunicato stampa del gruppo consiliare “LeAli a S. Stefano”

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa del gruppo consiliare “LeAli a S. Stefano”.

Di Seguito il testo integrale:

I primi cento giorni di “governo” del paese con la lente della verità

 

la “fera” di S. Stefano……

Il gruppo consiliare “LeAli a S. Stefano”,  esprime le proprie sentite congratulazioni al comitato organizzatore della festa della Madonna della Catena per l’organizzazione, tra l’altro, della “Fera di S. Stefano”. Una manifestazione graziosa e ben riuscita a proposito della quale il Sindaco non ha tardato a dire la sua e, come spesso fa, a “metter cappello”,  con il pretesto di un patrocinio (?) consistito nel non far pagare il suolo pubblico (!!!!!).

Se i cittadini di S. Stefano stanno facendo ormai l’abitudine a questo modus operandi, crediamo che non la faranno mai agli slogans ed ai proclami, specie se conditi con mezze verità o con mezze bugie.

E’ quanto meno singolare, infatti, che in occasione di questa cosiddetta “fera” il Sindaco esce con un comunicato stampa nel quale si complimenta per la manifestazione, dice che questa deve essere ripresa, istituzionalizzata a tutela dei nostri prodotti agro-pastorali e delle nostre tradizioni e che tale tutela deve essere al centro dell’attività dell’Amministrazione.

Se si può capire che il fervore occasionale serve a supportare, appunto, “il metter cappello”, non può sfuggire, e consigliamo al Sindaco di non farsi sfuggire, che tale fervore porta all’autogol.

Il Sindaco dimentica (o fa finta di dimenticare) alcuni fondamentali dati di fatto e come tali, appunto, non opinabili:

  1. la “fera” di S. Stefano tradizionalmente si svolge nel mese di Settembre e nulla ha a che fare con la Madonna della Catena;
  2. Questa manifestazione, un tempo occasione di compravendita di animali, dopo anni di oblio, è stata ripresa ed “istituzionalizzata” dalla precedente Amministrazione Comunale che ha realizzato, andando a “procacciarsi i finanziamenti”, fuori dal bilancio comunale, due edizioni della manifestazione, adattandola alle mutate condizioni (gli animali non possono essere più portati per ragioni igienico- sanitarie) e facendone una manifestazione di promozione del territorio nel suo complesso;
  3. Questa manifestazione sia pur, come tutte le cose, modificabile, migliorabile, potenziabile, esisteva già ed andava semplicemente mantenuta con i correttivi ed i miglioramenti sempre possibili;
  4. Il Sindaco (e la sua Amministrazione), anzichè abbandonarsi all’apologia di qualcosa di non suo,  doveva trovare il modo (e se necessario anche i fondi) per continuare una manifestazione che già stava prendendo piede, era cioè ben “istituzionalizzata”. A proposito di fondi l’Assessorato Regionale per le risorse agricole ed alimentari del “vicino” Governo Crocetta, ha come compito istituzionale proprio quello di patrocinare (finanziariamente) queste manifestazioni e negli anni passati lo ha fatto. Questa Amministrazione ne ha fatto richiesta?
  5. Forse, invece, la manifestazione meritava l’eutanasia, semplicemente perché era stata “istituzionalizzata” dalla precedente Amministrazione?

Forse è stata vittima come altre iniziative della voglia di far scomparire alcune cose buone fatte dalla precedente Amministrazione come i sensi unici?

Anche la viabilità poteva essere migliorata ma il “porcellum” fatto in via F. Crispi ed in via L. Panepinto è un miglioramento o serve solo ad accontentare qualcuno scontentando qualche altro, cioè non serve a nessuno, men che mai al traffico?

.… e la fiera delle vanità

Eppure l’amministrazione non si è fatta scrupolo, di organizzare “la fiera delle vanità”: una lunga sfilza di esternazioni, proclami, slogans (senza nessun atto concreto a supporto), di “concertazioni” (con chi?) e di “appropriazioni indebite” del lavoro altrui senza farne, neppure, la dovuta menzione.

Ecco cosa ha fatto nei “primi cento giorni” questa Amministrazione:

1)    tagliare  qualche nastro lasciato annodato dalla Amministrazione precedente:

– Ha ufficializzato la potabilità dell’acqua (dopo circa due mesi e non il giorno successivo all’insediamento come promesso in campagna elettorale, a conclusione del lavoro avviato da altri e solo dopo avere acquisito il preventivo parere sanitario favorevole dall’ASP di Agrigento, Distretto Sanitario di Bivona.  E l’apparecchiatura a raggi UV che fine ha fatto? Ah già il Sindaco se ne frega! Ma può un Sindaco fregarsene della salute dei propri cittadini?);

–         Ha  inaugurato il monumento a S. Giordano;

–         Ha inaugurato la Via Borsellino;

–         Ha inaugurato la via Padre Puglisi;

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–         Ha avviato le  borse lavoro del Distretto Sanitario;

–         Ha pubblicato il bando per il Servizio Civile (i progetti sono stati predisposti, approvati ed inseriti al 3° posto della graduatoria regionale sotto la precedente Amministrazione e finanziati dal Ministero dell’Interno, non c’entrano i tagli regionali)

Tutto già pronto e infiocchettato.

E poi?

2) Avrebbe approvato il nuovo Statuto Comunale. Il nuovo Statuto Comunale è stato adeguato il 17/09/2013 dal Consiglio Comunale che ha approvato lo schema deliberato dalla Giunta in carica prima delle elezioni. Cosa c’entra la nuova Amministrazione?

E poi?

Non è stata in grado, non solo di avviare il proprio programma amministrativo (esempio: il  programma triennale delle opere pubbliche è esattamente uguale a quello dell’anno scorso), ma neanche di garantire la “più ordinaria” amministrazione:

  1. Che fine ha fatto la difesa del nostro bacino idrico? (vi ricordate la concessione alla Sanpellegrino di altri 10 l/sec di acqua?)
  2. Che fine ha fatto la III Fiera di S. Stefano?
  3. Che fine ha fatto il sostegno al turismo?
  4. Che fine ha fatto il Protocollo di Intesa con la Curia per la gestione dell’Eremo di Santa Rosalia?
  5. Che fine ha fatto un servizio essenziale come la mensa scolastica che ogni anno iniziava entro fine ottobre? (si informi sig. Sindaco);
  6. Che fine ha fatto un servizio essenziale come il servizio civico che costituiva opportunità di lavoro per diversi soggetti?
  7. Che fine ha fatto l’appalto di Piazza Maddalena? “la zia Rosa” è stata liberata dalla palizzata?
  8. Che fine ha fatto il nuovo pulmino scolastico?
  9. Che fine ha fatto l’appalto per il Centro di Aggregazione Giovanile?
  10. Che fine ha fatto l’ampliamento dell’impianto di illuminazione?
  11. Che fine hanno fatto gli impegni di spesa?
  12. Che fine ha fatto il bilancio comunale?

A proposito  se fosse vero che non ci sono 50 € di disponibilità come fa, per esempio, l’Amministrazione Comunale ad impegnare:

-18.450 € per l’Estate Quisquinese

– 23.204 € per il Servizio Mensa

Quindi i soldi in bilancio ci sono. L’Amministrazione Comunale impegnata nella “fiera delle vanità” non ha saputo programmare ed amministrare. L’Attività Amministrativa si basa sulla programmazione e sugli impegni di spesa. La disponibilità in bilancio è cosa diversa dalla liquidità di cassa (che viene dopo) ed è un problema sul quale ristabiliremo la verità in Consiglio Comunale.

Nell’illustrare l’attività dei “primi cento giorni”, il Sindaco avrebbe dovuto dar conto di queste cose.

Noi giudichiamo dai fatti e non dai proclami ed il giudizio definitivo  lo daremo dopo che l’Amministrazione avrà avuto modo di lavorare per un periodo più lungo.

Fino ad oggi, la verità è, che al di là delle esternazioni e dei proclami, dei piagnistei per i tagli veri o presunti dei fondi regionali  e per le ristrettezze del bilancio (la scoperta dell’acqua calda), questa Amministrazione arranca già prima di cominciare. E se il buon giorno si vede dal mattino “il risveglio” sarà traumatico, ci attendono tempi duri.

 

                                                   Il Gruppo Consiliare  “LeAli a S. Stefano”