Approfondimento sull’approvvigionamento idrico a Santo Stefano Quisquina

Santo Stefano Quisquina gode di una posizione privilegiata per quanto riguarda l’approvvigionamento idrico. Tuttavia, dietro questa facciata idilliaca si nasconde un intricato sistema idrico che richiede un’analisi approfondita per comprendere appieno la sua complessità.

Le Risorse Idriche:

L’analisi dei pozzi, che costituiscono la principale fonte di approvvigionamento idrico del comune, rivela una serie di dati significativi. I pozzi, con una portata media che varia da 5 a 50 litri al secondo, forniscono una risorsa idrica sostanziale per la comunità. Tuttavia, è importante considerare non solo la portata media, ma anche il volume annuo utilizzabile per scopi civili, che raggiunge quasi i 1.600.000 metri cubi. Questi numeri indicano una notevole capacità di estrazione e una risorsa idrica di vitale importanza per il sostentamento della popolazione locale.

Oltre ai pozzi, le sorgenti naturali giocano un ruolo fondamentale nell’approvvigionamento idrico di Santo Stefano Quisquina. L’analisi delle sorgenti rivela portate medie che vanno dai 1 ai 60 litri al secondo, con volumi annuali utilizzabili che superano i 1.800.000 metri cubi. Di queste solamente il Pozzo Prisa alimenta direttamente l’Acquedotto di S. Stefano Quisquina con 18,00 l/s. Queste sorgenti, alimentate da falde acquifere sotterranee, costituiscono una risorsa preziosa per la sicurezza idrica del comune e contribuiscono in modo significativo alla sua sostenibilità ambientale.

 

 

La Distribuzione dell’Acqua:

Gli acquedotti, come principali vie di trasporto dell’acqua estratta dai pozzi e dalle sorgenti, svolgono un ruolo cruciale nel garantire un accesso equo all’acqua potabile. L’analisi dei dati mostra che l’AICA (ex “Acquedotto Voltano”) e l’ex “Acquedotto Tre Sorgenti” sono responsabili della distribuzione dell’acqua verso le varie destinazioni. La lunghezza totale della rete idrica, insieme alla capacità di trasporto, influisce direttamente sulla quantità di acqua disponibile per l’uso civile e industriale.

Tuttavia, nonostante l’abbondanza idrica a Santo Stefano Quisquina, i comuni a valle soffrono di una situazione idrica precaria. Le perdite nelle condotte, unite a problemi strutturali, portano a un’offerta idrica ridotta e a razionamenti frequenti. Queste disparità nella distribuzione dell’acqua mettono in evidenza l’importanza di una gestione oculata delle risorse idriche e della manutenzione delle infrastrutture idriche per garantire un accesso universale all’acqua potabile. per la gestione sostenibile delle risorse idriche sarà possibile garantire un futuro idrico sicuro e sostenibile per le generazioni a venire.

 

 

 

fonte: regione.sicilia.it