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Santo Stefano Quisquina in marcia contro l’isolamento

Anche Santo Stefano Quisquina in marcia contro l’isolamento.
Dopo la protesta, la proposta. Finita la marcia, il “cartello sociale”, costituito da sindacati e Arcidiocesi, sarà al lavoro su un “Laboratorio di inerventi” per analizzare, punto per punto, tutte le criticità infrastrutturali oggi censite. Primo appuntamento, forse, già per i primi di febbraio.

E’ questo uno degli annunci fatti al termine della protesta di questa mattina, che ha portato in strada un migliaio di persone, tra cui i 43 sindaci della provincia e i rappresentanti di diverse associazioni di categoria.

“Negli ultimi decenni – hanno detto dal ‘Cartello sociale’ durante il discorso letto al termine della marcia – , tante sono state le responsabilità politiche a tutti i livelli, perché pur godendo di tante e importanti figure di spicco sia a livello nazionale che regionale, non si è mai dato a questa Terra le stesse opportunità di crescita e di sviluppo avute nel resto della Sicilia e dell’Italia. Senza più volersi piangere addosso, il rinascente Cartello Sociale, arricchito dalla partecipazione di tutti i sindaci della Provincia, sente forte il dovere di dire rialziamoci e tendiamo di riparare ai danni subiti e vedere dove e come a tutti i livelli, si può operare sulle diverse infrastrutture”.

Lungo l’elenco delle emergenze che per il “Cartello” vanno affrontate: conoscere i tempi di completamento di 640 e 189; raddoppiio della 115 da Gela a Castelvetrano; intervento di ammodernamento della Agrigento-Corleonese; chiarezza sui lavori che interesseranno il ponte Morandi; la manutenzione della Sp32 Ribera – Cianciana e della Sp 47, della Sp 88 e della Ss 386, tra Lucca Sicula, Villafranca sicula e Burgio; la Sp36 e la Sp 37 tra Caltabellotta a Sciacca; la Statale 410, la Sp24, la Sp75 eccetera.