Home in Primo Piano Il solstizio d’estate alla Fattoria dell’Artecon la musica di Giovanni Mattaliano Trio

Il solstizio d’estate alla Fattoria dell’Artecon la musica di Giovanni Mattaliano Trio

Il suono riverbera sulla luce, i colori investono i Monti Sicani in un pomeriggio di un solstizio d’estate. Duplice evento a partire dalle ore 19 e per tutta la sera del 21 giugno a Santo Stefano Quisquina nello spazio della Fattoria dell’arte di Lorenzo Reina.

Nel giorno in cui il sole raggiunge il punto più settentrionale della sua corsa apparente nel cielo, segnando l’inizio della stagione estiva, nasce un sogno d’arte che si incarna come per una magia che sorge all’umanità della pietra che sa parlare al mondo attraverso le mani , gli occhi e attraverso il fiato. L’incanto del suono libero che incontra e sposa il calore del sole, nella giornata mondiale della Musica e nel giorno più lungo dell’anno, con tanti protagonisti reali e irreali che regaleranno un sogno d’amore e di estasi.

L’evento, nato dall’incontro tra lo scultore-pastore Lorenzo Reina e il musicista Giovanni Mattaliano e realizzato da Giuseppe Geraci di Kakkabe Itinera con la collaborazione di Jazzliveimprovisation, prevede un primo momento “del solstizio” con l’effetto luce che il sole ricrea entrando nella bocca della aschera”della Parola”, opera scultorea di dimensioni gigantesche del maestro Reina, posta dinanzi al Teatro Andromeda. Proprio all’interno di quest’ultimo si svolgerà ”Colori d’anima Mediterranea nel solstizio d’estate” con la performance musicale di Giovanni Mattaliano trio. Il concerto è previsto al tramonto rigorosamente in acustico con uno sfondo naturale mozzafiato dove la valle dei Sicani sarà culla del miracolo della natura e al contempo dell’arte.

Il titolo del concerto “Colori d’Anima Mediterranea” che il Mattaliano Trio (con Giovanni Mattaliano clarinetto e clarinetto basso, Massimo Patti contrabbasso, Maria Paola Marsala pittura estemporanea e danza) realizza alla ricerca di un suono libero e di qualità, nel nome di un sound jazz, classico, rock e sperimentale, dedicato ad un mondo senza confini nè pregiudizi artistici, ispirato ai colori mediterranei dell’anima degli artisti insieme in scena. Espressioni d’anime sonore e colori senza frontiere, quelle ideate dal poliedrico fiatista siciliano, un’energia d’arte originale presentata in acustico insieme al suo impareggiabile compagno d’arte Massimo Patti e alla versatile pittrice Maria Paola Marsala. “Il suono come libertà di dire e di creare”, sono queste le parole che Mattaliano ama recitare durante i suoi concerti, “…sprofondare verso l’infinito del suono è una sensazione che vivo quasi invisibilmente come un fiatista che improvvisa dimenticando la natura stessa della privacy formale costruita in tutti questi secoli…” Un concerto con musiche originali e improvvisazioni tra temi ricreati all’istante intrisi di sonorità “mediterranee” e alchimie sonore romantiche intrecciate alla tradizione musicale e pittorica del ‘900.

Personaggio positivo della terra di Sicilia, Lorenzo Reina, rappresenta uno di quei pochi “Sognatori” che hanno saputo coniugare mirabilmente la dura realtà del lavoro agreste a contatto con gli animali e la natura… con la magia, a volte effimera, dell’arte. Quella stessa arte che ha “usato” per contaminare con grazia ed effetto i suoi luoghi. Siamo nell’entroterra sicano, laddove verdi alture cingono piccole comunità come Santo Stefano Quisquina, Bivona, Cammarata, San Giovanni Gemini e Castronovo. E proprio sopra l’abitato di Santo Stefano Quisquina, Lorenzo Reina ha costruito il suo “mondo” fatto di sculture in pietra ed altre opere “lavorate” con la creta, con il legno, con il gesso. Il capolavoro è senza dubbio lo spettacolare teatro all’aperto, concepito e realizzato seguendo il tema della costellazione di Andromeda. Per la sua bellezza rara e superba, vale da solo il “biglietto”.

Ma Lorenzo Reina non è solo un pastore, uno scultore o un artista Ho avuto il grande piacere di conoscerlo un paio di anni fa e subito mi colpì di lui la sua disincantata affabilità ed il suo donarsi agli altri che percepivo nelle sue parole e nei suoi gesti. L’amore per la sua terra e per i suoi animali, lo testimonia.

Quando lo vedi parlare con le sue asine…comprendi che non ti trovi dinanzi ad una persona comune. Giungendo a Rocca Reina, difficilmente non si rimane ammaliati dal personaggio, perfetta simbiosi tra l’uomo, l’artista e la natura. La sua straordinaria storia è stata raccontata da diversi media nazionali, adesso è sbarcata anche ‘oltralpe’, per non dire di “Pietra pesante”, il fascinoso racconto…. L’estro ed il talento di Lorenzo, hanno colpito persino Vittorio Sgarbi che, ha voluto personalmente conoscerlo, apprezzando non poco le sue opere. Rammaricandosi che uno come Reina, sia rimasto quasi volutamente ai margini del panorama dell’ “arte che conta”. Ma lui, Lorenzo, ha fatto un patto con la memoria, una scelta. Ha deciso di non abbandonare la sua terra, di tenere indissolubile il legame con il padre che tanto aveva sacrificato e riposto in quei luoghi. Ed ha così creato la fattoria dell’arte, divenuta crocevia di forme d’arte ed espressione multiforme di ciò che un uomo è capace di creare. E poi, la sua Maschera della Parola…che una sola volta l’anno, per il Solstizio d’estate, regala un rito assolutamente imperdibile quando….” il Sole entra nella bocca dell’Imago e si fa Parola di Luce e di Buona Speranza”. Qui, un luogo anonimo ha preso forma ed anima alimentandosi di sentimenti, sogni e purezza. Giunti a Rocca Reina, è come fare un viaggio nel tempo che non c’è, e varcata la porta che accede in teatro, puoi solo sognare e lasci fuori le brutture del mondo!

Giovanni Mattaliano, clarinettista, sassofonista, compositore, improvvisatore, autore di versi poetici e produttore artistico, nasce a Palermo nel ‘69. Ha all’attivo più di 50 cd realizzati in veste solistica e con più di 2000 concerti svolti in alcuni tra i migliori teatri italiani con tournèe all’estero conseguite in Norvegia, Francia, Belgio, Olanda, America, Cina, Marocco, Tunisia, Malta, Grecia, ecc. Musicista sia classico che jazz con interessi per la recitazione, la regia teatrale applicata ai propri lavori e alla scrittura di versi sonori, partecipa nel 2007 al festival di San Remo Tosca e la nica banda, presentato e diretto da Pippo Baudo. Ha duettato con Sting nel concerto Symphonicity con il brano “Englishman in New York” realizzato in prima italiana nel luglio 2011 a Castello a mare di Palermo. Ha Collaborato come clarinettista/sassofonista con alcuni tra i più rappresentativi artisti della canzone italiana: Claudio Baglioni, Rossana Casale, Tosca, Beppe Servillo. Vanta collaborazioni con grandi artisti del jazz internazionale come Gunther Schuller (Ia europea dell’opera Epitaph di Charles Mingus – in tour italiano con l’Orchestra jazz siciliana), Natalie Cole, Giorgio Gaslini, Paolo Lepore, Charles Floyd, Clark Terry, David Miller, Bill Russo, Paolo Fresu, Billy Childes, Michael Torke, Enzo Randisi, Ignazio Garsia ecc… Di recente ha debuttato all’università La Sapienza e al Teatro Olimpico di Roma nel musical “Fantasmi a Roma” con musiche di Massimo Sigillò, ideato l’ensemble “Naviganti d’arte” e partecipato come musicista solista e direttore musicale a numerose rassegne contemporanee tra cui l’edizione 2013 di Gibellina dedicata al compositore siciliano Francesco Pennisi. Tra i tanti interessi, ha creato e realizzato diverse rassegne concertistiche tra cui ricordiamo “fuori dal(la) classica” e “oceano mediterraneo”. Insegna clarinetto jazz al conservatorio di Palermo e tiene dei master d’improvvisazione e di marketing artistico indirizzati alla formazione dei nuovi talenti italiani.

Il programma nei dettagli: ore 18.45 aperitivo di benvenuto alla Fattoria dell’Arte; ore 19.15 evento del Solstizio d’Estate nella Maschera della Parola; ore 20 performance musicale “Colori d’Anima Mediterranea” con Giovanni Mattaliano Trio; ore 21, cena presso la Fattoria dell’Arte ”con i suoni della terra” .

Durante la serata sarà possibile visitare la mostra fotografica “8 Fotografi ed un luogo”. Per info e le adesioni contattare Giuseppe Geraci di Kakkabe Trekking all’email: giuseppe.ger@alice.it, e al telefono 3392009857.

 

 

FONTE: www.ilcaleidoscopio.info

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