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Gruppo “LeAli a Santo Stefano”: comunicato stampa sulla concessione alla Sanpellegrino

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa del gruppo “Leali a Santo Stefano”.
Di seguito il contenuto del comunicato sulla concessione alla Sanpellegrino (ex Nestlè) dell’aumento di portata da 10 a 20/1 sec.

Sulla G.U.R.S. n° 32 del 12/07/2013 è stato pubblicato l’avviso dell’Assessorato Regionale dell’Energia e dei Servizi di Pubblica Utilità della Concessione di acque minerali, convenzionalmente denominata “Margimuto” della Sanpellegrino S.p.a., in territorio del Comune di S. Stefano Quisquina – aumento del potenziale idrico da 10 a 20 l/sec.Il gruppo consiliare “LeAli a S. Stefano”,  che ne ha dato per primo comunicazione nella seduta consiliare del 26/07/2013, esprime il proprio sdegno ed il proprio disappunto per  tale Concessione che costituisce un atto di deliberato ed arbitrario abuso perpetrato ai danni dei cittadini stefanesi e di quanti hanno nel bacino imbrifero della Quisquina l’unica ed insostituibile fonte di soddisfacimento delle proprie imprescindibili esigenze di approvvigionamento idrico.

 

Il Governo CROCETTA

–         non ha voluto tener conto delle preoccupazioni circa le pesanti ripercussioni sull’equilibrio idrogeologico naturale del bacino della Quisquina che la concessione di aumento di portata comporta.

–         Non ha voluto dare ascolto alla voce, che pure alta si è elevata ( due atti di opposizione dell’ex Sindaco, delibera all’unanimità del Consiglio Comunale, delibera del Consiglio dell’Unione dei Comuni, delibere di Consigli Comunali di paesi vicini) di una vasta Comunità che pure un alto tributo elettorale gli ha tributato ed ha tributato ai suoi amici e rappresentanti locali.

–         Non ne ha tenuto conto ed ha ripagato questo grande tributo con un provvedimento che ne mortifica le legittime aspettative, la civica dignità, il diritto ad una risorsa fondamentale per la vita umana quale l’acqua, ampiamente documentato da studi, ricerche, indagini, atti, fatti, tutti portati all’attenzione di chi ha deciso.

 

Nel ricordare che Il bacino della Quisquina costituisce l’unica fonte di approvvigionamento idrico-potabile di S. Stefano Quisquina, di numerosi comuni dell’agrigentino e del nisseno e dello stesso capoluogo Agrigento.

Facendo propri i consigli di eminenti studiosi quali i Proff. Alaimo e Daina dell’Università degli Studi di Palermo, che nei loro studi sul bacino, del 1990 annotano: “tenuto conto che negli ultimi anni alcune sorgenti hanno diminuito la loro portata, è sconsigliabile qualsiasi altro prelevamento o miglioramento delle portate delle attuali emergenze in tutta l’area considerata, perché porterebbe ad una ulteriore diminuzione della riserva dell’acquifero”.  Ed ancora “Essendo l’acqua una risorsarinnovabile, per mantenere nelle sorgenti i flussi attuali non bisogna assolutamente incidere sulle risorse con ulteriori prelievi, ma gestire nella maniera più opportuna la ricarica”.

 

Il gruppo consiliare “LeAli a S. Stefano”

Invita

l’Amministrazione Comunale, il Consiglio Comunale, i rappresentanti politici della zona, quanti hanno a cuore le sorti del nostro bacino idrico, tutta la cittadinanza

a levare ancora una volta alta la voce, ad indignarsi, ad esprimere con tutti i mezzi l’indignazione, la rabbia, l’opposizione, il civico dissenso nei confronti di un provvedimento iniquo e fortemente penalizzante e di chi tale provvedimento ha adottato e ad unirsi alla battaglia che intende portare avanti per la tutela del nostro bacino idrico.

Chiede

La convocazione in seduta urgente, straordinaria ed aperta del Consiglio Comunale per discutere sull’argomeno il  Gruppo Consiliare  “LeAli a S. Stefano”.leali-a-santo-stefano

 

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