Home in Primo Piano Accorpamento scolastico: impatti e prospettive per Santo Stefano Quisquina

Accorpamento scolastico: impatti e prospettive per Santo Stefano Quisquina

Nel contesto delle riforme educative proposte dal governo Meloni, la Sicilia si prepara ad affrontare importanti cambiamenti nel panorama scolastico. La recente approvazione nella Legge di Bilancio 2023 prevede significative modifiche nel dimensionamento delle scuole, con l’obiettivo di aumentare il numero di studenti assegnati a ciascun istituto. Questa iniziativa, che dovrebbe essere attuata a partire dall’anno scolastico 2024/2025, comporterà l’accorpamento di diverse scuole, tra cui la scuola di Santo Stefano Quisquina.

Attualmente, il governo prevede di aumentare il numero di studenti da assegnare a ogni istituto da 600 a circa 900. Questo cambiamento implicherà la realizzazione di accorpamenti per ottimizzare l’utilizzo delle risorse e migliorare l’efficienza dell’istruzione pubblica.

Secondo i sindacati, il provvedimento mette a rischio circa 700 scuole in tutta Italia, e il calcolo specifico per la Sicilia indica la soppressione di 92 presidenze, di cui 9 in provincia di Agrigento. Questo include l’accorpamento dell’I.C. “Lorenzo Panepinto” che coinvolgerà Santo Stefano Quisquina e San Biagio Platani, i quali verrebbero accorpati all’I.C. di Casteltermini.

L’accorpamento non influirà solo sugli studenti e sulla struttura amministrativa, ma avrà anche un impatto significativo sul personale docente. L’ampliamento dell’organico dell’istituto comporterà cambiamenti nelle cattedre complessive e nel numero di docenti titolari. Questo, a sua volta, influenzerà le graduatorie interne di istituto, poiché tutti i docenti con titolarità nell’istituto, compresi coloro che avevano titolarità nelle scuole accorpate, saranno inseriti in una graduatoria unica in base al punteggio.

La prospettiva dell’accorpamento ha suscitato reazioni diverse nella comunità locale. Mentre alcuni vedono questa iniziativa come un modo per ottimizzare le risorse e migliorare l’offerta educativa complessiva, altri potrebbero preoccuparsi per la perdita di identità delle singole scuole e per il possibile impatto sulla qualità dell’istruzione.

Il probabile accorpamento della scuola di Santo Stefano Quisquina riflette un ampio cambiamento nel sistema educativo siciliano. Mentre il governo cerca di migliorare l’efficienza e l’accesso all’istruzione, è essenziale monitorare attentamente gli impatti su studenti, personale docente e comunità locale. L’implementazione di queste riforme richiederà un equilibrio attento per garantire il miglioramento complessivo dell’istruzione in Sicilia.