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Abuso d’ufficio: la procura di Sciacca ha chiesto la condanna per 7 persone

La procura di Sciacca ha chiesto la condanna per 7 persone nell’ambito del procedimento in corso in Tribunale con l’ipotesi di reato di abuso d’ufficio scaturito dalla nomina del saccense Vincenzo Marinello a responsabile del settore finanziario dell’Unione dei comuni Platani-Quisquina-Magazzolo. Nomina fatta nel 2013, nell’ambito delle procedure che negli intendimenti dei 5 sindaci dell’unione e di un funzionario dovevano culminare con l’attribuzione della presidenza della Società di Regolamentazione dei Rifiuti allo stesso Marinello. Carica che non si sarebbe potuta affidare ad un soggetto esterno alla pubblica amministrazione.

Il Pm Alberto Gaiatto ha chiesto una condanna a 14 mesi per lo stesso Marinello e ad un anno per gli altri imputati, gli ex sindaci Alfonso Frisco di Alessandria della Rocca, Giovanni Panepinto di Bivona, Santo Alfano di Cianciana, Filippo Bartolomeo di San Biagio Platani, Francesco Cacciatore di Santo Stefano Quisquina e Salvatore Re, segretario e dirigente del settore amministrativo dell’Unione dei Comuni Platani-Quisquina-Magazzolo.

Secondo l’accusa, nel deliberare l’affidamento dell’incarico a Marinello sarebbero state violate più disposizioni, infrangendo “un espresso divieto di fare ricorso a personale esterno per ricoprire incarichi del tipo di quello conferito”. Il concorso di Salvatore Re, in qualità di segretario, si sarebbe manifestato nell’avere espresso parere favorevole sulla regolarità della deliberazione. Al vaglio del tribunale anche l’ipotesi di violazione dell’organizzazione degli uffici e dei servizi dell’Unione di comuni e quelle del Testo unico enti locali, che vietano di fare ricorso a personale esterno mediante la stipula di nuovi contratti di lavoro per ricoprire incarichi come quello affidato a Marinello.

Per i difensori, invece, quella nomina sarebbe stata in linea con quanto prevede la legge ed esclusivamente per il raggiungimento di determinati obiettivi in relazione al Piano Aro, e considerata l’assenza di analoga professionalità interna all’Unione dei Comuni. La prossima udienza, dedicata alle arringhe, è fissata il prossimo 3 novembre.

Fonte RMK