Home in Secondo Piano Premiazione Carnevale Quisquinese 2013: i risultati

Premiazione Carnevale Quisquinese 2013: i risultati

Giorno 16 Marzo, dell’anno 2013, alle ore 18.00, si è riunita la commissione giudicatrice dei carri allegorici partecipanti all’edizione del “Carnevale Quisquinese 2013”. Componenti di Giuria: – Claudio Sarcone – Cinzia Castellano – Michael Castellano – Salvatore Lazzara – Alessandro Nicoletta. Carri allegorici partecipanti: “C’era una volta l’Italia” (richiesta prot. m° 325 del 15/01/2013), “Di lu funni di lu mari voli accianari lu carnevali” (richiesta prot. n° 369 del 16/01/2013), “mare e Monti” (richiesta prot. n° 384 del 16/01/2013).
Esaminati i bozzetti, le relazioni e rivisti i filmati della sfilata inizia una animata discussione sulle opinioni di ogni singolo giurato.
Ogni singolo giurato esprime il proprio giudizio in virtù del seguente punteggio: Struttura da 1 a 25, Movimenti da 1 a 20, Composizione da 1 a 20, Colori da 1 a 15, Rifiniture da 1 a 15, Balletti da 1 a 15, Costumi da 1 a 10, Inno da 1 a 10.

Di seguito si riportano i giudizi espressi in unanimità da tutta la commissione:
Carro allegorico: “C’era una volta…. l’Italia”
Buona la struttura e la composizione formale del carro con evidenti lacune nelle rifiniture e nelle simmetrie. Poco rilevante l’aspetto scenografico ed i movimenti. Discreta interpretazione prospettica nella posa delle rappresentazioni con effetto crescente proporzianato. Poco curato invece è risultato l’aspetto scenografico d’insieme e le rifiniture finali. Non troppo macchinosa la scelta allegorica se pur con effetto finale abbastanza originale. Azzeccata la tonalità dei colori che hanno interpretato al meglio la modellazione e le forme rappresentate anche se opachi e non vivacizzati da una corretta illuminazione. L’inno musicale ha suscitato un effetto coinvolgente e di immediata orecchiabilità, molto spassoso e in tema con lo spirito carnascialesco. Balletti con passi semplici, e poco articolati. Non curata la ricerca del particolare e/o dell’originale così come la scelta della musica. Ottima invece l’interpretazione ritmica e la carica dei giovanissimi che divertiti e appassionati trasmettevano allo spettatore delle piacevoli sensazioni. Interpretazione carica di entusiasmo. I costumi femminili sono apparsi dalle forme gradevoli anche se sprovvisti di ornamenti che avrebbero sicuramente attribuito all’insieme una maggiore completezza. Scintillanti sono apparsi i costumi maschili anche se è stata tralasciata la ricerca dell’originalità.

 

Carro allegorico: “Mare e Monti”
Discreta la struttura, compatta, anche se poco articolata. Rammarico per non avere esaltato una potenzialità scenografica dal tema interessante. La “gigantesca piovra” descritta nel progetto è risultata poco curata sia nel complesso che nel dettaglio. Non di immediata lettura, agli occhi degli spettatori, il tema del carro. Poca studiata la composizione architettonica che è apparsa composta da forme non perfettamente leggibili posizionate in maniera confusionaria (ad eccezione di alcuni elementi). L’allegoria nell’insieme e apparsa discretamente articolata con buoni spunti di carattere fantasioso. La scelta dei colori è risultata in sintonia con le sagome rappresentate anche se cupi e poco vivaci.
Forzatamente gradevole l’aspetto generale dei costumi ma è stata trascurata la ricerca dell’originalità e della fantasia. In tema con il carro raffigurato, a giudizio della commissione (soprattutto quelli maschili), gli abiti non scaturivano particolari stupori. Gruppo consistente
che nell’insieme suscitava agli occhi degli spettatori una simpatica scenografia. Buona la qualità dell’inno nella musica e nel testo.
Va premiata la scelta della musica in tema e la minuziosità nella ricerca della creazione dei passi e del dettaglio. Completa e entusiasmante la partecipazione dei ragazzi e delle ragazze.
Carro allegorico: “Di lu funnu di lu mari voli acchianari lu canevali”
Buono l’aspetto strutturale seppur con schema compositivo più volte visto negli anni passati. Ottime le rifiniture di carta pesta. Vivaci sono apparsi le definizioni cromatiche e coloristiche nel complesso. Poco proporzionata la vista prospettica frontale del carro e infatti apparsa infelice l’idea di posizionare lo squalo, dalle dimensioni consistenti, nella parte anteriore. Scelta che ha in parte offuscato il livello qualitativo dell’intera
rappresentazione. Ottimi e macchinosi i movimenti e gli effetti scenografici. Allegoria articolata ma non stuzzicante e/o singolare. Si è vista poca grinta nei movimenti di alcuni balletti. Le movenze di alcuni passi erano semplici, statici quasi eseguiti per inerzia su ritmo musicale che non suscitavano particolari emozioni.
Il ritmo e la grinta si sono invece avvertiti in un balletto interpretato da sole ragazze con passi e andamenti un po’ più incisivi. Originale l’effetto del mare con il telo azzurro nella parte introduttiva dei balletti.
Inno originale, ritmico con testo adeguato all’allegoria di quanto rappresentato. Costumi dei bambini completi, piacenti e in tema con quanto rappresentato. Buona l’idea di rappresentare il mare nell’abito delle ragazze, ma con esito nella forma e nei toni lineari e mancanti, a parere della commissione, di tocchi particolari che non destavano particolare attrazione. Grazioso l’abito maschile ma dal taglio non del tutto originale.
Inno originale, ritmico con testo adeguato all’allegoria di quanto rappresentato.

 

premiazione-carnevale
Alla luce dei risultati di cui sopra si stila la seguente classifica:
Terzo classificato: C’era una volta l’Italia (punti n. 384);
Secondo classificato: Mare e Monti (punti n. 398);
Primo classificato : Di lu funnu di lu mari voli acchianari lu canevali (punti n. 467).

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