Fondo per i comuni marginali: 226.811€ per adeguare gli immobili comunali
Adeguare immobili comunali e concederli gratuitamente a chi voglia avviare attività commerciali, artigianali o professionali; concedere contributi per l’avvio delle attività; incentivare chi si trasferisce nei comuni delle aree interne attraverso aiuti per acquistare e ristrutturare una casa oppure concedendo loro gratuitamente un immobile per abitarci e per lavorare in smart working.
Si tratta in totale di 180 milioni euro assegnati a 1.187 comuni, selezionati per le loro condizioni particolarmente svantaggiate, in quanto a forte rischio di spopolamento, con un Indice di vulnerabilità sociale e materiale elevato e con un basso livello di redditi della popolazione residente.
I ‘comuni svantaggiati’ sono quelli soggetti a spopolamento, a deprivazione sociale e con bassi redditi della popolazione, tra cui anche Santo Stefano Quisquina.
Santo Stefano Quisquina riceve 226.811 €;
Bivona riceve 216.646 €;
Alessandria della Rocca riceve 289.523 €;
Cianciana riceve 241.436 €;
Prizzi riceve 303.157 €;

Con i contributi, i Comuni potranno realizzare interventi di:
a) adeguamento di immobili appartenenti al patrimonio disponibile del comune da concedere in comodato d’uso gratuito, con bando pubblico, a persone fisiche o giuridiche per l’apertura di attività commerciali, artigianali o professionali per 5 anni;
b) concessione di contributi per l’avvio di attività commerciali, artigianali e agricole attraverso un’unità operativa ubicata nel territorio del comune, o per nuove attività economiche nei suddetti territori comunali, regolarmente costituite e iscritte al registro delle imprese;
c) concessione di contributi a favore di coloro che trasferiscono la propria residenza e dimora abituale nei comuni delle aree interne, a titolo di concorso per le spese di acquisto e di ristrutturazione di immobili da destinare ad abitazione principale del beneficiario nel limite di 5.000,00 euro a beneficiario.
I comuni svantaggiati sono anche autorizzati alla concessione alle persone fisiche di immobili pubblici appartenenti al loro patrimonio disponibile in comodato d’uso gratuito, da adibire ad abitazione principale, nonchè alla concessione in uso gratuito di locali appartenenti al patrimonio pubblico, al fine di esercitare forme di lavoro agile, con oneri di manutenzione a carico dei concessionari.