Le Vie dei Tesori a Bivona, gli ultimi tre giorni per scoprire i tesori svelati

Per il secondo anno, ritorna Borghi dei tesori fest. La formula è quella rodata delle Vie dei Tesori, di cui il festival dei Borghi è una costola: il 20 e 21, poi il 27 e 28 agosto, e il 3 e 4 settembre, sempre sabato e domenica, tra luoghi da visitare, esperienze da condividere, passeggiate.

Ogni borgo sarà un’esperienza diversa e unica. Che ne dite per esempio di partecipare alla particolarissima pesca-experience di Bivona, durante la quale si potrà addirittura partecipare alla raccolta nei pescheti, e assistere alla preparazione della tradizionale pesca col vino.

L’antica Bisbona (“due volte buona”) era abitata dall’età del rame, il borgo compare già in un documento del 1160: è poco più che un casale abitato dai musulmani. Ma presto diventerà il gioiello di nobili famiglie, tra i più importanti del Vallo di Mazara. Una prosperità difesa da due donne di valore: santa Rosalia, patrona del borgo e la Madonna dell’Olio (compatrona).

A Santa Rosalia è dedicata una chiesa, che si potrà visitare nei tre weekend del festival dei Borghi. Alla Santuzza è dedicato anche il tour “Rosalia, bambina di Bivona”, sui luoghi in cui visse la giovane Rosalia. Legata alla storia bivonese di Santa Rosalia, l’iniziativa si svolge proprio nei giorni dedicati ai festeggiamenti del suo culto (3-4 settembre).

Ancora, da fare assolutamente l’escursione a Pizzo Mondello, tesoro geologico sui Monti Sicani diventato geosito mondiale. Tra i luoghi da vedere, ci sono anche il Parco artistico della Pace, una full immersion tra arte e natura a ottocento metri d’altezza; ma anche l’antico Quartiere Ebraico, dove dal 1500 circa ebbe sede una numerosa comunità giudaica e dove, accanto, oggi sorge il Nuovo Teatro Comunale all’aperto.

Gli appassionati di arte non possono non andare in Via Labirinto, storica strada medievale, diventata spazio espositivo per diversi artisti che vi hanno installato le proprie opere, donando un fascino contemporaneo a questa antica e tortuosa “vaneddra” del quartiere della Batìa.