Santo Stefano Quisquina: informazioni turistiche, come arrivare

Santo Stefano Quisquina è un comune italiano di 4.914 abitanti della provincia di Agrigento in Sicilia.

Nato attorno alla sorgente di Capo Favara durante il regno di Federico II D’Aragona fu dedicato a S. Stefano poiché coronato da monti (il greco Stefanos = corona).

Le prime notizie del paese si hanno in un documento del 1279. ma è nel XVI secolo che, sotto la Baronia dei Ventimiglia, si ebbe un imponente sviluppo demografico ed edilizio. Furono costruiti numerosi edifici religiosi, come il suggestivo Eremo di S. Rosalia, e restaurate opere quali la Chiesa Madre, il castello baronale e la fontana a quattro vasche.

Oggi il paese ha nell’agricoltura e nella zootecnia le attività economiche più importanti.


DA VISITARE

Tra le architetture più importanti dell’Area montana, nel cuore della Parco dei Monti Sicani, a mille metri di altitudine c’è l’Eremo di Santa Rosalia alla Quisquina, sorto attorno alla prima grotta della Santuzza palermitana che vi dimorò tra il 1150 ed il 1162. Oltre alla Grotta interessante è il seicentesco Santuario, in stile barocco, con opere dei fratelli Manno, altari dei Musca e scultura marmorea della Santa di Filippo Pennino. Il convento, oggi adibito a museo, ci riporta in un lontano passato che ripercorre lo stile di vita degli Eremiti; e ancora, maestosamente allestito nell’ala della legnaia, il museo etno-antropologico comunale.

Poi c’è il Teatro Andromeda, costruito da un pastore artista di nome Lorenzo Reina che ha realizzato un palco circolare e dei posti a sedere costituiti da dei blocchi di pietra riproducono la forma delle stelle della costellazione di Andromeda da cui il nome. Il teatro sta riscuotendo un grande successo venendo presentato persino alla XVI edizione della Mostra internazionale di architettura della Biennale di Venezia.

A pianta basilicale con tre navate, la settecentesca Chiesa Madre conserva opere dei pittori Manno e di F. Panepinto, oltre al busto-reliquiario argenteo di scuola palermitana con reliquie di S. Rosalia ed al fonte battesimale marmoreo in cui fu battezzato nel 1598 San Giordano Ansalone (frate domenicano, filosofo e teologo, per diffondere la religione cristiana fu missionario in Giappone; arrestato e martirizzato spirò a Nagasaki il 17 novembre 1634, e fu santificato nel 1987 da Giovanni Paolo II).

L’adiacente chiesetta di S. Francesco di Sales, meglio conosciuta come l’Oratorio delle cinque piaghe, è fra le più antiche chiese del paese (edificata nel 1580); all’interno tele dei Manno e pregevoli stucchi.

Fondata nel 1708, la Chiesa di S. Antonio Abate, nota come Chiesa del Purgatorio, presenta un’ unica navata ed é impreziosita da opere cinquecentesche e seicentesche. Settecentesco è ancora l’adiacente Collegio di Maria, piccolo museo di tele e sculture di chiese non più esistenti.

Particolare attenzione meritano le piazze principali del paese: Piazza Castello, dove fanno da scenografia il palazzo Baronale dei Ventimiglia e la settecentesca fontana a quattro vasche; Piazza Belmonte, recentemente restaurata, la centralissima Piazza della Vittoria e ancora Piazza della Maddalena dominata dalla statua di Lorenzo Panepinto (educatore, giornalista ed organizzatore di leghe contadine e di cooperative agricole, ucciso nel 1911 dalla mafia locale dei gabelloti), opera di G. Baragli.

A pochi passi dal centro storico sorge la Villa Comunale che, nata agli inizi del ‘900, è oggi impreziosita da specie arboree e botaniche nonché da un armonioso “viale dei tigli” e da luoghi di sosta salubri e tranquilli provvisti di un’area attrezzata per far giocare i bambini.

La chiesetta di S. Calogero è posta sull’omonimo “pizzo”; il silenzio e l’altidudine fanno di questo un luogo particolarmente suggestivo.

“L’Itinerarium Rosaliae” è un sentiero lungo 160 km che collega i due principali Santuari di Santa Rosalia, quello della Quisquina con quello di Monte Pellegrino a Palermo. Si tratta di un sentiero realizzato dalla forestale che ripercorre la strada che la Santa fece quando lasciò la Città di Palermo e si rifugiò nella grotta della Quisquina, attraversando numerosi paesi e riserve naturali.

A 7 km dal centro abitato si estende l’Area Attrezzata di Buonanotte fornita di tavoli in pietra, fornelli, fontanelle e servizi igienici.


COME ARRIVARE

Il paese dista 28 km da Lercara Friddi, 16 km da Cammarata e 39 km da Ribera. Si raggiunge:

    • Da Palermo: dallo scorrimento veloce PA-AG, uscire e superare Lercara F.; giunti al bivio di Filaga seguire in direzione Agrigento.
    • Da Agrigento: dallo scorrimento veloce PA-AG, uscire e superare San Giovanni Gemini/Cammarata; si giunge a S. Stefano Quisquina dopo 20 minuti di strada panoramica.
    • Da Sciacca: uscire e superare Ribera e seguire per Bivona; superato anche quest’ultimo paese si giunge, dopo 7 km, a S. Stefano.
    • Da Catania: seguire indicazioni per Caltanissetta. Raggiungere lo scorrimento veloce PA-AG, uscire e superare Lercara F.; giunti al bivio di Filaga seguire in direzione Agrigento.

ORARI AUTOBUS S. STEFANO QUISQUINA

Il servizio di trasporto per la città di Palermo è effettuato da Prestia e Comandè.
SANTO STEFANO QUISQUINA (Via Roma) —>> PALERMO (Stazione Centrale)
PARTENZA ARRIVO
05:15 07:00 NO DOMENICA
08:00 09:45 NO DOMENICA
11:45 13:30 NO SABATO E DOMENICA
15:15 17:00
SANTO STEFANO QUISQUINA (Via Roma) —>> PALERMO (Stazione Centrale)
PARTENZA ARRIVO
14:30 16:15 NO DOMENICA
17:00 18:45 NO SABATO E DOMENICA
19:00 20:45
Il servizio di trasporto per la città di Agrigento è effettuato da F.lli Camilleri & Argento.
S.STEFANO QUISQUINA —>> BIVONA —>> ALESSANDRIA —>> CIANCIANA —>> RAFFADALI —>> AGRIGENTO
PARTENZA ARRIVO
06:00 07:45 SOLO FERIALE
07:50 09:40 SOLO FERIALE
14:00 16:00 SOLO FERIALE
AGRIGENTO —>> RAFFADALI —>> CIANCIANA —>> ALESSANDRIA —>> BIVONA —>> S.STEFANO QUISQUINA
PARTENZA ARRIVO
06:10 07:45 SOLO FERIALE
14:15 15:50 SOLO FERIALE
18:30 20:05 SOLO FERIALE